Quest’anno il solstizio d’estate sarà sabato 20 giugno.
Ma da dove deriva il nome solstizio?
Il termine solstizio deriva dalla fusione di due parole latine, sol (sole) e sistere (fermarsi) e sta proprio ad indicare che il sole sembra essersi fermato nel punto più alto rispetto all'orizzonte del suo percorso annuale. Questo fenomeno è dovuto all'inclinazione dell'asse terrestre: il resto dell'anno, infatti, l'inclinazione della Terra sul suo asse fa sì che il percorso del sole nel cielo aumenti e diminuisca da un giorno all'altro.
Ci si potrebbe chiedere perché, se il solstizio è il giorno più lungo dell'anno, la temperatura di solito non raggiunge il suo picco annuale fino a un o due mesi dopo. Beh, sappiate che è perché l'acqua, che costituisce la maggior parte della superficie terrestre, ha un calore specifico elevato, il che significa che ci mette un po' di tempo per riscaldarsi e raffreddarsi. Per questo motivo, la temperatura della Terra impiega circa sei settimane per raggiungere il suo apice.
Sono molte le tradizioni legate al solstizio d’estate e questo giorno è sempre stato sinonimo di celebrazioni e riti, sin dall'antichità. Tuttora, nella cultura popolare questo evento astronomico viene associato all'idea di fertilità e prosperità della terra, che nel periodo estivo raggiunge effettivamente l'apice della vitalità.